“Take the most of it” dicono gli anglosassoni, quando prendono una fregatura o incorrono in una esperienza negativa …
Vuol dire “cerca di trarne comunque il massimo” o “la parte migliore” o “la parte utile”.
Questa esperienza del Covid 19 ci sta facendo soffrire e le sue conseguenze saranno ancora pesanti e per un periodo abbastanza lungo, ma ci sta dando anche una serie di insegnamenti ed esperienze che sono un patrimonio importantissimo da sfruttare.
Del resto è solo dai momenti difficili, dagli errori, dall’esperienza che si traggono gli insegnamenti che portano a risultati eclatanti e innovazione: la ruota è stata inventata da uno che si era spaccato la schiena a trascinare i carichi pesanti !
Ecco quindi i 5 vantaggi dell’esperienza del Covid 19
1- SVILUPPO DI NUOVE METODOLOGIE DI LAVORO
Il mettere la gente a casa a lavorare con il proprio computer offrendo solo un collegamento in remoto ai server aziendali non è smartworking…ma dimostra che un’attività meglio strutturata e pianificata rispetto a quanto realizzato in condizioni di emergenza, è possibile.
E’ possibile che almeno alcuni giorni al mese, gli operatori degli uffici possano svolgere lavoro da casa o da remoto in generale, consentendo all’azienda anche vantaggi economici su riduzione dei costi per gli uffici (energia, pulizi a, condizionamento e riscaldamento, spazi , sicurezza del lavoro….)
In termini di efficienza un’attività in smart working impatta in modo molto attraente sul piano economico per la concreta possibilità di svolgere riunioni di direzione, di staff etc… senza far spostare fisicamente i partecipanti, riducendo costi di viaggio, trasferte , aereo…
La capacità di progettare attività in smartworking potrebbe creare vantaggi anche in aree in cui comunque la parte di lavoro in ufficio oggi non è contemplata perchè…non c’e’ un ufficio ! (Ma ci sono tutte le attività che ne fanno parte) .
Ricadono in quest’ambito attività afferenti alla gestione documentale della sicurezza del lavoro e della Qualità in azienda …
L’effetto collaterale di cui tener conto è che è necessario sviluppare le soft skill, le competenze nell’ambito di comunicazione, comunicazione e coordinamento dei propri collaboratori da parte dei manager , abituati, oggi, a gestire le persone convocandole a riunioni, nel proprio ufficio o ingaggiandole per attività estemporanee passando dalla loro scrivania personalmente.
La capacità di controllo del lavoro dovrà esssere orientata sui risultati e non sul tempo trascorso in ufficio (drastico risparmio sui costi per ore straordinarie); questo impatta anche sulla riduzione dei permessi di lavoro in quanto il dipendnete in smartworking può gestire il suo tempo in modo più efficente e può quindi ritagliarsi tempo per commissioni, impegni famigliari e/o amministrativi che spesso , in condizioni normali , costituivano un problema per ccordinarsi con gli orari aziendali.
E ci stiamo dimenticando di altri vantaggi come quelli di poter fare formazione a distanza, visionare un possibile candidato per un’assunzione, gestire gruppi di lavoro internazionali…
Una piccola miniera d’oro da sfruttare per conseguire vantaggi che oggi sono stati soltanto percepiti.
2. Pianificare nei tempi corretti
Purtroppo l’emergenza covid ha dimostrato in modo spietato una cosa : non siamo pronti a NESSUNA emergenza!
A livello aziendale e professionale , nonostante le filosofie così di moda di risk assessment
e
contingency plans vari, i piani di emergenza professionali spesso non funzionano.
E non funzionano perchè …non esistono.
La routine insegna la rassicurante ,ma fallace, abitudine alla sicurezza : “le cose andranno bene perchè si è sempre fatto così” …
Per gestire le situazioni di emergenza bisogna studiare ed attuare piani specifici,ma non solo: occorre gestire , pianificando , in tempi normali perchè i tempi “normali” sono , per definizione, quelli che precedono le possibili situazioni critiche.
Quanti imprenditori e manager si sono mai chiesti come in realtà avrebbero potuto far fronte ad una crisi dei loro clienti con impatto sugli ordinativi o sulle consegne ?
Quante aziende hanno un business plan strutturato ed evnetalmente un piano B, un business plan di riserva ?
Quante aziende hanno mai sviluppato studi per una riconversione industriale verso settori limitrofi a quelli della propria filiera di appartenenza da sfruttare in caso di crisi di settore ?
Un’azienda metalmeccanica che produce componentistica idraulica industriale non pensa , normalmente, di lanciare studi per produrre componenti simili,ma con materiali e tecnologie diverse, adatti ad esempio ,a settori medicali, food, navale o ambentale : “abbiamo sempre fatto valvole per il settore della pneumatica …” . E se le stesse valvole , con solo qualche modifica , potessero esser competitive o interessanti nella filiera degli apparati medicali ?
Il chiedersi se esiste la possibilità di riconvertire efficamente la produzione apre spesso a scenari applicabili e ridditizi che non vengono esplorati perchè “non abbiamo tempo” …
3. Il Valore del Coraggio
Gli imprenditori che hanno più coraggio non sono quelli che non hanno paura,ma quelli che riescono a non farsi sopraffare dalle notizie catastofiche e si preoccupano di salvaguardare persone e brand, produzione, clienti e fornitori.
Il coraggio in questi giorni sta nel cercare di “fare cose con quello che si ha” e nell’ambito di quello che si può legalmente fare: un’azienda che si riconverte producendo mascherine o valvole per i respiratori artificiali resta aperta e può quindi almeno gestire le manuetnzioni e i fermi macchina imposti dagli arresti produttivi.
Un’azienda ferma dal punto di vista produttivo può usare lo smartworking per fare formazione e corsi che , in tempi “normali” non può fare.
Un’imprenditore innovativo e intelligente fa cose semplici ,ma assolutamente speciali per costruire, in questo momento di incertezza, una squadra più forte e coesa : qualcuno degli imprenditori o dirigenti che mi stanno leggendo ha mai pensato di fare una telefonata ai dipendenti per sentire come stanno, per rassicurarli , per far sentire la sua vicinanza ?
Quanti imprenditori di aziende dotate di mezzi di trasporto e consegna merci ha pensato di mettere i mezzi e gli autisti a disposizione dell’emergenza assicurando quindi strutture e veicoli in rinforzo delle aziende impegnate nei rifornimenti a strutture ospedaliere o di pubblica utilità e servizio ?
Questi giorni ci possono insegnare a fare cose coraggiose, fuori dall’ordinario ,ma essenziali , utili come impegnarsi a salvaguardare anche la propria filiera di fornitura garantendo , almeno per quanto è possibile , il pagamento delle forniture e dei servizi .
4. Confidare in se’ stessi
E’ tragico ma nessuno ci salverà … se non noi stessi.
Gli imprenditori più illuminati ( e realisti) sono abituati a non contare su aiuti di Stato, ma sulle proprie forze.
Quindi le azioni di ricerca di fondi, di finanziamenti, di agevolazioni e investitori, vanno fatte in tempi normali. sempre e non solo finalizzate a progetti specifici.
Il che vuol dire che bisogna sempre tenere accesa la luce dell’inventiva, del miglioramento continuo, della crescita aziendale attraverso la ricerca di innovazione, formazione dei propri dipendenti e collaboratori , marketing, sostituzione progressiva d macchinari e attrezzature obsolete o in fase di rapido invecchiamento, selezione del personale e rinnovamento…
La capacità di evolversi rapidamente ed in modo flessibile è garanzia di successo e non solo capacità di sopravvivere .
Nelle gare di automobilismo vincono le case costruttrici che investono meglio in ricerca ,competenza, prove …non quelle che fanno saving !
Il mercato che troveremo quando l’emergenza virus sarà passata sarà come una gara di Formula 1 : la velocità e le prestazioni faranno la differenza .
Chi oggi si ferma …sperando in una spintarella da Governo ed Eurpoa …non uscirà nemmeno dai box !
5. Gestione del tempo
I nostri vecchi dicevano “Il tempo è denaro” .
E’ vero,ma spesso siamo stati fuorviati da questa definizione considerando il tempo come un bene acquisibile e risparmiabile.
In realtà il tempo è denaro perchè , come il denaro, non è un fine ,ma un mezzo.
L’obiettivo della vita di ognuno di noi non è quello di avere più tempo (impossibile ! ci sono concesse 24 ore al giorno. Nulla di più!) ma di fare cose migliori con il tempo che abbiamo saputo investire.
Il denaro non serve a comprare valori come salute o amore, esattamente come il tempo non serve da solo a fare cose importanti.
E ce ne rendiamo conto oggi che di tempo , a casa, ne abbiamo moltissimo …
Il tempo ha un valore per come viene usato e non solo perchè non dovrei sprecarlo !
Il tempo in azienda oggi è un tempo valido per progettare , riscrivere il business plan 2020 e 2021, analizzare e valutare le perfomance dei miei processi, dei miei collaboratori …e di me stesso.
Il tempo posso investirlo in colmare un gap informatico nelle mie conoscenze e , in generale , della mia azienda.
Posso impiegare tempo a contattare esperti e consulenti e parlare loro di possibili progetti di miglioramento aziendale : oggi lo si può fare !
Se oggi ho uffici senza dipendenti, linee di produzione ferme e magazzini chiusi chi mi impedisce di fare oggi sanificazione,ma anche pulizia e manutenzione dei siti ?
Se investo oggi tempo nel fare attività che richiedono un fermo produttivo o gli stabili senza personale, mi ritroverò quel tempo quando ne avro più bisogno perchè ci saranno consegne urgenti e volumi di produzione da fare ! Sarà lo stesso tempo,ma con un Valore enormenete più grande.
Dobbiamo insegnare la corretta gestione del tempo ai nostri collaboratori , allo staff, ai dipendenti e a tutti quelli che usano il tempo come un alibi per non fare le cose : “non abbiamo tempo”…
Sbagliato ! Quello che stiamo imparando è che abbiamo tempo ma non sappiamo, non vogliamo , non riusciamo a usarlo in modo proficuo!
La tempra e la spada
La tempra è un trattamento termico degli acciai (con determinate caratteristiche metallurgiche) che , attraverso un riscaldamento ad alta temperatura seguito da un raffeddamento rapido , produce il miglioramento delle caratteristiche di durezza superficiale e resistenza.
Ovviamente bisogna sottoporre il materiale allo shock termico.
E’ un processo noto fin dall’antichità e veniva usato pe rdare alle spade forgiate dal fabbro, la durezza per resistere all’affilatura e ai colpi dei combattimenti.
Oggi siamo tutti in una fase in cui possiamo temprarci e uscire rafforzati nelle nostre competenze, attitudini, abitudini,nel senso di perdere le vecchie obsolete e acquisirne una sola che è quella di essere flessibili e pronti ai cambiamenti.
Non abbiamo scelto noi di dover affrontare questo shock del covid 19 e delle sue conseguenze,ma possiamo scegliere noi di cercare di temprarci o soccombere.
Questo difficilissimo periodo può essere fonte di trasformazione, anzi , lo sarà comunque ,ma sta a noi scegliere se trasformarci in qualcosa di migliore o subire tutto e diventare qualcosa che …non ci piacerebbe essere.
Sta tutto in noi stessi ! E’ come forgiare una spada per combattere un nemico terribile …e la spada siamo noi !